A Zio Franco, tuo nipote Ugo
“Era uomo ed avvocato infaticabile, inesauribile. “
Sono ormai trascorsi venti anni dalla morte di zio Franco, eppure il suo ricordo, indelebile, è sempre vivo e presente.
In tanti ne ricorderanno le doti di umanità, riservatezza, passione vigore che hanno caratterizzato il tratto essenziale della sua breve esistenza. Tutti ne ricorderanno l’estremo rigore e le non comuni doti e capacità intellettuali profuse nell’ esercizio della sua intensissima attività professionale.
Nella ricorrenza del ventennale della sua prematura dipartita, lascio ad altri il compito di descrivere i tratti essenziali della sua complessa e fulgida figura professionale che, immanente, giganteggia ancora nelle nostre menti e nel nostro cuore.
Il mio ricordo è rivolto agli anni trascorsi a Malvito quando, ancora adolescente, andavo a fargli visita nei fine settimana che lui amava trascorrere nella sua residenza di campagna, non certo per riposare, ma per curare più da vicino i propri clienti in zona e per sovrintendere ai propri interessi connessi alla gestione dei fondi agricoli di cui era appassionato curatore.
Era uomo ed avvocato infaticabile, inesauribile.
Quando gli si chiedeva dove trovasse così tanta energia, rispondeva sempre allo stesso modo: essere avvocato comporta un lavoro rude, assiduo, perseverante, ostinato. La professione non è certamente una tenda per il riposo, non è fatta per quanti non vogliono rinunciare alla mollezza, ai passatempi, ai piaceri, alle distrazioni, ai rumori della vita esteriore.
Amava citare lo scrittore francese Labruyère, il quale affermava che “la casa dell’ avvocato non è per lui un luogo di riposo e di ritiro, non è un asilo contro i litiganti: essa è aperta a tutti coloro che vengono a pressarlo de’propri dubbi. Egli si riposa de’ lunghi discorsi mediante più lunghi scritti; egli non fa che cambiare di lavoro e fatiche”.
Zio Franco esprimeva tutto ciò, ed ha rappresentato per noi tutti esempio e viatico della nostra esistenza.
Voglio concludere questo mio ricordo di zio Franco citando una frase della scrittrice americana Helen Keller: “tutto ciò che abbiamo amato profondamente non potrà mai andare perduto. Tutto ciò che amiamo profondamente diventa parte di noi”.
Ugo Celestino